Motori

La Formula 1 ai tempi del Coronavirus, Leclerc ringrazia il box che non c’è

Il gesto del monegasco emoziona i tifosi

“Fucsia” gridano i telecronisti. “Grazie” risponde Charles Leclerc rivolto al muretto dei meccanici che si congratula per il bel giro, assaporando i pochi kilometri che lo separano dalla vittoria.

Dagli spalti, migliaia di tifosi esultano. La rossa ruggisce, il cavallino rampante torna a vincere in un tripudio di colori.

Non sembra vero. E, infatti, non lo è. Non del tutto almeno.

Alla guida il talentuoso monegasco c’è davvero, ma tra le mani non stringe il volante ma un joystick.

Leclerc ringrazia il muretto, ma è solo il videogame

Il suo grazie è sincero, ma rivolto a personaggi di un videogioco (ma lui li ha ringraziati lo stesso).

Il telecronista è realmente Carlo Vanzini, voce di Sky nota agli appassionati italiani del circus iridato dei motori della massima formula, ma il commento del giornalista è il racconto di una gara virtuale.

Il Gran Premio d’Australia alla fine si è corso, ma solo nelmondo dei videogame. Davanti agli schermi, però, piloti veri e di talentoreale. Oltre al “predestnato” con il numero 16, Russel della Williams eGiovinazzi dell’Alfa Romeo. Appiedato da problemi tecnici (alla connessioneinternet, non alla vettura) il fortissimo Lando Norris della McLaren.

Gara virtuale, agonismo vero

L’agonismo, tutt’altro che virtuale, ha dato vita ad una sfida di tutto rispetto, nonostante si trattasse di un’esibizione senza punti in palio (nemmeno valida per il campionato dei videogiochi). Nulla è stato lasciato al caso, al punto che a preparare il giovane Charles si è scomodato anche l’ingegnere di Maranello Jock Clear (quello vero, in carne ed ossa) concentrato nel consigliare il proprio pilota sulle strategie da seguire.

Regia d’eccezione per la televisione e per il canale Twitch, il social che trasmette numerose dirette di videogame: a riprendere tutto dalla camera (da letto) car, la fidanzata di Leclerc che, per nulla emozionato, ha dominato la gara.

Una cavalcata trionfale a bordo della Ferrari, mettendosialle spalle anche il fratello minore (quarto al traguardo) e veterani del vrtual-game.

Il retroscena sugli allenamenti

Il vincitore dell’ultimo Gp di Monza ha dichiarato di essersi allenato solo 8 giorni per imparare i comandi. Ma, evidentemente, il talento ha prevalso sull’esperienza. Proprio come sui circuiti di mezzo mondo. E c’è già chi invoca il duello a distanza con l’altro giovanissimo talento della Formula1.

Max Verstappen riuscirà a mettere il joystick davanti al rivale?

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