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Juventus – Napoli, si gioca a colpi di sentenze

Il punto della situazione

4 ottobre 2020, ore 20:45, attesa la SSC Napoli allo Juventus Stadium come previsto da calendario di Serie A. Sul terreno di gioco solo maglie a strisce, in quanto i partenopei non sono mai partiti per Torino. Motivo di tale assenza è la positività al Covid-19 di Piotr Zielinski e Eljif Elmas e la consequenziale decisione dell’ASL di porre in isolamento fiduciario per tutti i compagni di squadra.

La nota della Lega di Serie A

I dissidi scaturiscono dall’incongruenza tra il comportamento del club azzurro e il Protocollo Federale. La Lega di Serie A, il giorno di gara, è intervenuta sull’argomento, ricordando la presenza di regole non derogabili “che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positività, schierando i calciatori risultati negativi”. Di fatto, non è stato disposto il rinvio del match.

Andrea Agnelli, “Il protocollo è chiaro”

Il presidente, Andrea Agnelli, ai microfoni di Skysport ha sottolineato la chiarezza del Protocollo Federale, che “rimanda ad una circolare del Ministero della Sanità”. È previsto, infatti, l’isolamento dell’intero gruppo, in modo tale da non inficiare il regolare prosieguo del campionato. La Juventus, quindi, allo scoccare dell’orario d’inizio, è scesa in campo e ha atteso 45 minuti, ottenendo in tal modo la vittoria a tavolino con un punteggio di 3-0.

De Luca richiama ai valori sportivi

Il protocollo è un atto privato e non conta niente dal punto di vista della legge e della sanità”, queste le parole del governatore Vincenzo De Luca. Il quale aggiunge: “parliamo di sport, di valori sportivi, di lealtà sportiva, di competizione onesta e rispetto per gli avversari. Ma come ci si può ridurre alla meschinità di pretendere di vincere una partita con gli antagonisti che sono messi in quarantena non per propria volontà, ma da una ASL?”.

La sentenza del Giudice sportivo

Il 14 ottobre il Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha sancito la vittoria a tavolino della Juventus, e un punto di penalità per gli azzurri, dichiarando che le prime mail ricevute dall’ASL non impedivano ai calciatori di partire.

E così, 1-0 per la Vecchia Signora, ma il Napoli non ci sta e presenta ricorso.

La Corte sportiva d’Appello Nazionale

Il 10 novembre la Corte d’Appello Nazionale ha confermato quanto statuito dal Giudice Sportivo. Secondo, Piero Sandulli – Presidente della Corte – la società presenziata da Aurelio De Laurentis non ha rispettato il fine ultimo dell’ordinamento sportivo, ovvero valorizzare la lealtà e il sano agonismo. Il comportamento assunto nei giorni antecedenti all’incontro, è stato, difatti, ritenuto “teso a precostituire un “alibi” per non giocare”. Per la Corte, quindi la mancata disputa della sfida non è dipesa da una causa di forza maggiore, bensì “da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata”.

La Juve segna così il 2-0.

La battaglia rinviata al Coni

Il Napoli è, perciò, accusato di aver premeditato l’assenza allo Stadium. Il Presidente De Laurentis sta studiando il ricorso in terzo grado al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni, ultimo organo di giustizia sportiva. “Al Coni noi discuteremo ancora il tema dell’applicazione delle norme e di quale sia quella prevalente”, così ne parla l’avvocato Mattia Grassani a Radio Kiss Kiss.

Sarà un 3-0 o il Napoli ribalterà il risultato?

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