Le novità regolamentari volute dalla FIA
Aerodinamica e possibilità di sviluppo delle monoposto: questi sono i punti chiave sui quali si fonda la nuova normativa redatta dalla FIA. L’obiettivo è quello di attenuare le differenze prestazionali tra i team, al fine di aumentare la competitività in gara.
Le novità tecniche
Si cercherà di ottenere il cosiddetto effetto suolo, in modo tale da agevolare i sorpassi. Di fatto, semplificando gli alettoni posteriori ed anteriori e correggendo il fondo della vettura, l’aria “sporca”, che di norma ostacola il pilota che segue, viene deviata verso l’alto, consentendogli di avvicinarsi più facilmente all’avversario.
Le gomme passeranno, dai 13 pollici attuali alla misura di 18, incrementando l’aderenza all’asfalto.
Da quando e perché
L’introduzione di tali innovazioni, già prevista per il 2021 e rimandata a causa dell’instabilità finanziaria dovuta all’emergenza sanitaria, ha portato al congelamento di una serie di componenti, detti “omologati”, rinviando gli sviluppi all’anno successivo.
Auto a gettoni
L’articolo 22 del regolamento tecnico, inoltre, definisce un sistema a gettoni per la modifica delle monoposto: ogni squadra ne ha due a disposizione, corrispondenti ad altrettanti possibili interventi di aggiustamento, per operare in base alle proprie esigenze.
Le componenti
Vi sono alcuni componenti, come la struttura di impatto anteriore, le sospensioni e i cablaggi elettronici, per i quali è necessario utilizzare l’intero bottino ed altri, come il DRS, i pezzi per l’elettronica minore e quelli per il pit-stop, per cui ne basta solo metà. La finalità è quella di consentire un numero molto limitato di correzioni all’“astronave da strada”. Infatti, se i gettoni vengono adoperati nella stagione corrente, non sarà possibile usufruirne nuovamente in quella successiva.
La scuderia McLaren risentirà particolarmente di questo meccanismo, dovendo impegnare entrambi i gettoni nella sostituzione della power unit Renault con quella della Mercedes. La Ferrari sembra, invece, aver già investito nel retrotreno. Mattia Binotto, ai microfoni di Sky sport, ha dichiarato che le modifiche effettuate “erano in direzione dello sviluppo dell’anno prossimo” e che, le risposte attese, sono effettivamente arrivate nel Gran Premio di Portogallo.
Taglio alle spese
In accordo con il regolamento finanziario, però, sarà adottato, nel prossimo mondiale, il “budget cap” o“cost cap”. Un limite di 145 milioni di dollari imposto ad ogni scuderia per lo sviluppo dei propri progetti. La ratio alla base di tale decisione è quella di “trattare tutti i team egualmente”, cosicché le teste di serie di questo sport non abbiano disponibilità illimitata.
Dal 2022 in poi tali limitazioni saranno sempre più incombenti: budget cap di 140 milioni di dollari tra due anni e di 135 milioni di dollari a partire dal 2023.
Meno test, più simulatore
Al medesimo scopo è stata istituita una restrizione sulle possibilità di effettuare verifiche aerodinamiche in base alla posizione ottenuta nella classifica costruttori 2020. Più alto sarà il posizionamento, minore sarà la disponibilità ad effettuare test. La scuderia del Cavallino Rampante ha infatti investito in un nuovo simulatore all’avanguardia, al fine di controbilanciare questa assenza.
Le decisioni prese cercano di sopperire alla quasi totale assenza di competitività che ha caratterizzato questo sport negli ultimi anni, data la concentrazione della lotta per il titolo mondiale nelle mani di poche scuderie. Agevolando i sorpassi e limando le differenze economiche, si svolge un grande passo verso questa direzione, garantendo ai fan della Formula1 più spettacolo ogni domenica.