Cultura

Coronavirus, la quarantena diventa un diario

Non si può che maledire un’epidemia su scala mondiale che, solo in Italia, anche se si fermasse oggi, farebbe contare ottomila vittime e oltre ottantamila ammalati accertati.

Dalla scoperta della luna a quella del Covid19

Si può però, e forse si deve, quando si ha il privilegio di non essere colpiti da tali drammi, cogliere la maggior luce che, per contrasto, assumono gli aspetti positivi dell’esistenza.

Siamo di fronte alla più gigantesca occasione di riflessione globale offerta all’umanità dai tempi dello sbarco dell’uomo sulla luna. Quel giorno in cui il mondo intero si fermò, per poche ore.

Tutto il pianeta, in quei momenti come in quelli attuali, era chiuso in casa. I bambini potevano, anche allora, guardare la Tv fino a tardi con i genitori. Il giorno dopo avrebbero potuto, esattamente come nel marzo del 2020, saltare la scuola per parlare con loro, con i fratelli e con gli amici di cosa stesse accadendo al genere umano.

Le storie

Oggi, vittime della velocità del nostro tempo che ci rende incapaci di riflettere sulle cose importanti, stiamo vivendo – inconsapevoli – la stessa pandemia filosofica della quale racconteremo ai nostri figli le litigate con i parenti; le mancanze di libertà che, colpevolmente, davamo per scontate; il dolore di qualche amico che si sarà perso; la speranza nelle capacità della razza umana; la vulnerabilità delle emozioni; la solidità della forza interiore.

Ci sono però altre pagine del complesso diario che ogni vita scrive ogni giorno non vanno perse. Ci sono storie per cui si deve ringraziare la sensibilità e l’intelligenza che rende capaci di coglierle.

Da qui la necessità di scriverle su un diario che diventi anche un blog. Nasce così il diario della quarantena che, nelle prossime settimane, sarà pubblicato su questo spazio

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