18 gennaio 2020.
Domani si svolgerà a Berlino una c.d. conferenza per cercare di risolvere in modo pacifico – o almeno quello di sostenere la fragile tregue – quello che è, nei fatti, una vera guerra civile libica tra le milizie di supporto del governo di accordo nazionale (GNA), il cui primo ministro è Fayez Al-Serraj, e l’esercito nazionale libico (LNA) guidato dal generale Khalifa Haftar.
I partecipanti della conferenza sono i rappresentanti degli Stati che hanno maggiore influenza nell’aerea e interesse alla pacificazione dell’area.
Saranno presenti dunque i rappresentanti di Algeria, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Francia, Italia, Regno Unito, Repubblica del Congo, Russia, Stati Uniti e Turchia.
Saranno presenti, inoltre, i rappresentanti della Lega Araba, Nazioni Unite, Unione Africana e Unione Europea nonché i diretti interessati ossia il ministro Fayez Al-Serraj e il generale Khalifa Haftar.
L’obbiettivo è quello di evitare l’escalation militare e di violenza che una guerra civile comporta, accompagnata dal fatto che anche grandi potenze internazionali, quali UE, Russia e Turchia sostengono le due avverse fazioni.
In particolare la Russia sostiene il generale Haftar mentre la Turchia il governo del ministro Fayez Al-Serray.
Augurandosi una soluzione pacifica, non resta che aspettare.