Movimento Cinema, il concorso
Bullismo, disturbi alimentari, emarginazione: questi i temi al centro dei filmati che hanno animato il concorso “Movimento Cinema”. Organizzato da Fondazione “Cultura e Innovazione” nell’ambito del programma Europa Creativa del MIBACT, l’evento ha raccolto gli studenti di diversi istituti scolastici campani che si sono cimentati in lungo e cortometraggi, diventando per un giorno interpreti del film della loro vita tra speranze, delusioni e sogni.
La cerimonia
La cerimonia conclusiva si è svolta nella splendida cornice del circolo Rari Nantes, tra l’entusiasmo dei ragazzi e la soddisfazione di dirigenti e insegnanti. A essere premiati sono stati: per la sezione cortometraggi, l’ITE “Caruso” di Napoli con “Frame” e l’IC “Ristori” di Napoli con “Indifferenti…menti”; per la sezione lungometraggi, la Scuola Secondaria di I° “Belvedere” di Napoli con “Il colore invisibile”. Menzione speciale per l’IC “Parco Verde” di Caivano e la sua commovente opera “I bambini non si toccano”.
Scopo del festival
“Il concorso e, più in generale, il festival, hanno avuto lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte cinematografica attraverso i canoni comunicativi dei giovani, senza limiti di tecniche e di narrazione, di formato e di espressione, cosi da proporre uno scenario, un ‘open space’ creativo che utilizzasse il linguaggio delle nuove generazioni” – ha spiegato il presidente di Fondazione Cultura e Innovazione, ing. Riccardo Iuzzolino -. “L’intento era quello di far emergere i giovani talenti, facilitare l’acquisizione di nuove capacità, competenze e conoscenze nell’ambito delle nuove tecnologie stimolando, al contempo, la coscienza civica e sociale”.
Gli intervenuti
Tra le persone intervenute: l’attrice Daniela Ioia (“Gomorra”, “Il Sindaco del Rione Sanità”), la giornalista Patrizia Varone, collaboratrice de “La Lettura”, inserto del Corriere della Sera, Amelia Focaccio, mediatore familiare, docente e curatrice di eventi socio-culturali. “Queste iniziative sono importanti perché coinvolgono i ragazzi e li rendono protagonisti” – ha detto la Focaccio – . “I giovani, oggi, hanno bisogno soprattutto di essere ascoltati: stimolarli così è il modo migliore per farlo. Quando sono sollecitati, con la loro freschezza danno le risposte migliori e riescono a emozionarci”.
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