Italia ultima per crescita
Italia fanalino di coda in Europa nei prossimi tre anni. Le stima di crescita dell’UE attestano il BelPaese all’ultimo posto con uno scoraggiante 1,1% nel 2018. Un dato che ci pone alle spalle della Gran Bretagna, gravata dalle difficoltà legate alla Brexit.
Non andrà meglio – stando alle previsioni rese note da Bruxelles – nel prossimo biennio. L’1,3% ipotizzato dagli economisti Continentali non ci permetterà di scavalcare i britannici, che lasceranno la compagnia europea, nel 2019, con un comunque poco lusinghiero 1,2%.
Difficile ipotizzare un sorpasso ai penultimi anche nel 2020: nei nuovi anni venti a precedere l’italia sarà il Belgio con un poco lusinghiero tasso di crescita previsto all’1,4%, con l’italia sempre ferma all’1,3%.
Debito pubblico, e rischio spread
Scenario cupo per l’Italia quello che emerge dalle previsioni economiche autunnali della Commisisone Ue: . “A causa del deterioramento del bilancio, unito ai rischi al ribasso sulla crescita, l’alto debito italiano rimarrà stabile attorno al 131% su tutto il periodo delle previsioni – è il monito lanciato da Bruxelles che, tuttavia, prevede “solo un lento miglioramento per il mercato del lavoro in Italia”.
La correzione al ribasso delle stime della disoccupazione: dal 10,8% nel al 10,7% per il 2018, e dal 10,6% del 2019 si cala al 10,4%, per poi arrivare al 10% nel 2020. Un buon segnale, subito vanificato dall’ennesimo monito sui rischi dello spread: “Un aumento prolungato dei tassi d’interesse peggiorerebbe le condizioni del credito delle banche e ridurrebbe ulteriormente la fornitura di credito” fanno sapere dalla UE.